Per il decimo giorno del nostro Calendario dell’Avvento Letterario, cambiamo completamente atmosfera e ci addentriamo in un Natale decisamente meno convenzionale. Oggi parliamo di “Krampus”, un film del 2015 diretto da Michael Dougherty che combina horror e commedia in una storia natalizia davvero fuori dal comune. Se pensavi che il Natale fosse fatto solo di regali, luci scintillanti e calore familiare, beh, questo film ti farà cambiare idea!
Il protagonista di questo film non è Babbo Natale, ma una creatura ben più oscura e temibile: Krampus, una figura del folclore mitteleuropeo che, secondo la leggenda, è l’ombra di Babbo Natale. Mentre quest’ultimo porta doni ai bambini buoni, Krampus arriva per punire coloro che si sono comportati male. La trama del film ruota attorno a una famiglia disfunzionale che, invece di vivere un Natale sereno, si ritrova a combattere per la propria sopravvivenza quando Krampus arriva in città.
Il film inizia in maniera quasi familiare: siamo in una tipica casa americana, dove la famiglia Engel si prepara per le festività. Tuttavia, l’armonia è solo apparente: ci sono tensioni tra i vari membri, e l’atmosfera è tutt’altro che festosa. Il giovane Max, deluso dall’egoismo e dai continui litigi della sua famiglia, perde ogni speranza e decide di strappare la sua lettera a Babbo Natale. Quello che Max non sa è che il suo gesto ha scatenato qualcosa di molto più sinistro: ha evocato Krampus.
Da questo momento in poi, il film prende una svolta decisamente oscura. La tormenta di neve che si abbatte sulla città sembra essere solo l’inizio: la famiglia viene assediata da creature malvagie inviate da Krampus, che trasformano il Natale in un vero incubo. Tra giocattoli demoniaci, elfi inquietanti e pupazzi di neve minacciosi, gli Engel devono trovare un modo per sopravvivere e cercare di redimersi prima che sia troppo tardi.
“Krampus” è un film che gioca con il classico tema natalizio, ma lo ribalta completamente, fondendo elementi tipici delle festività con un horror ben costruito. Mentre vediamo decorazioni, alberi di Natale e canzoni festive, sentiamo al tempo stesso una costante tensione e il terrore dell’arrivo imminente della creatura. Ciò che rende questo film così intrigante è proprio il contrasto tra il calore del Natale e la gelida paura portata da Krampus.
Uno degli aspetti più affascinanti del film è come riesce a bilanciare il terrore con momenti di humor macabro. Le situazioni surreali e le battute ironiche alleggeriscono il tono, ma non diminuiscono mai la tensione. Questo equilibrio tra paura e risate rende “Krampus” una pellicola davvero particolare, che può piacere tanto agli amanti dell’horror quanto a chi cerca qualcosa di diverso dal solito film natalizio.
Dal punto di vista visivo, il film è un vero spettacolo: le creature sono spaventose e grottesche, e la stessa figura di Krampus è resa con grande maestria. Non è il classico “mostro da film”: è una presenza imponente, oscura e inquietante, che rappresenta la punizione e la vendetta per chi ha dimenticato il vero spirito del Natale. Krampus non è solo un nemico fisico, ma anche simbolico: è il monito contro l’egoismo, la perdita di speranza e il disprezzo delle tradizioni.
Nonostante il tono cupo, “Krampus” ha anche un messaggio profondo che emerge tra le righe: il Natale è un momento per la famiglia, per riscoprire l’unione e l’amore, e coloro che dimenticano questo spirito rischiano di essere puniti – anche se non da un demone in persona! La figura di Krampus è quasi una “giustizia karmica”, che riporta l’attenzione su cosa significhi davvero il Natale, pur in un contesto di puro terrore.
Se stai cercando un film natalizio che non sia il solito racconto dolce e zuccheroso, “Krampus” è la scelta perfetta. Riesce a mescolare orrore, commedia e temi natalizi in un modo unico, offrendoci una visione del Natale che va ben oltre le solite luci scintillanti e il cibo in abbondanza.
Morale del giorno: Non perdere mai la speranza nel Natale, o Krampus potrebbe venire a farti visita!
E con questo film, decisamente non convenzionale, il decimo giorno del nostro Calendario dell’Avvento Letterario si chiude con una nota horror e divertente. Domani torneremo a una storia più tradizionale… o forse no? Restate sintonizzati per scoprire la prossima sorpresa!
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