La nuova serie Netflix No Good Deed parte da una premessa semplice — una casa in vendita e quattro famiglie interessate a comprarla — e la trasforma in una spirale di segreti, bugie e rivalità. Con soli otto episodi da 30 minuti, è il tipo di serie che ti fa dire “ancora uno” fino a quando non ti accorgi che è già finita.
Di cosa parla?
C’è questa casa in stile spagnolo degli anni ’20, bellissima, perfetta, quasi magica. Ma chiunque la voglia sembra portarsi dietro un carico di problemi che non basterebbe un palazzo a contenere. Quattro famiglie, ognuna con i propri scheletri nell’armadio, entrano in gioco:
- I Morgan
Lydia (Lisa Kudrow) e Paul (Ray Romano) sono i proprietari della casa. Stanno cercando di venderla, ma è chiaro che c’è qualcosa che li tiene incatenati a quel luogo, soprattutto Lydia, che non sembra pronta a lasciarla andare. A peggiorare le cose c’è Mikey (Denis Leary), fratello di Paul appena uscito di prigione, che aggiunge tensione a una famiglia già sull’orlo del collasso. - I Starling
Margo (Linda Cardellini) e suo marito JD (Luke Wilson) sono i vicini di casa. Lei è brillante e manipolatrice, lui un ex attore di soap opera che vive nel passato. Per Margo, comprare la casa non è solo un capriccio: è l’unica chance che vede per salvare il loro matrimonio traballante. - I Sampson
Carla (Teyonah Parris) è incinta e cerca disperatamente stabilità, mentre Dennis (O. T. Fagbenle), suo marito, è uno scrittore in crisi e, diciamolo, un po’ perso. Come se non bastasse, c’è pure la suocera che si intromette in tutto, portando un ulteriore strato di caos alla loro vita già complicata. - I Weber-Fisher
Leslie (Abbi Jacobson) e Sarah (Poppy Liu) sembrano la coppia più equilibrata, ma basta poco per capire che non è proprio così. Leslie è impulsiva, caotica e vede nella casa una grande opportunità. Sarah, invece, è una pragmatica che cerca di tenere tutto sotto controllo. La tensione tra loro cresce episodio dopo episodio, mettendo alla prova il loro rapporto.
Cosa funziona
- L’umorismo intelligente: i dialoghi sono affilati, ironici e, a volte, colpiscono nei momenti meno attesi. È quel tipo di humor che ti fa ridere mentre pensi: “Oh, ma dovrei ridere davvero di questo?”
- Personaggi pieni di difetti: nessuno qui è un santo. Tutti hanno qualcosa da nascondere o un difetto così grande che non puoi ignorarlo. E questo li rende veri, anche quando ti fanno venire voglia di scuoterli.
- La casa come simbolo: non è solo una location. È un luogo che riflette i desideri, i fallimenti e le illusioni di chiunque la voglia. Quasi un personaggio a sé stante.
Cosa non funziona
- Il ritmo va su e giù: alcuni episodi ti tengono incollato allo schermo, altri sembrano trascinarsi un po’, quasi per riempire il tempo fino alla prossima grande rivelazione.
- Le sottotrame non sempre convincono: alcune situazioni comiche o secondarie sembrano forzate, quasi messe lì per alleggerire la tensione, ma non sempre funzionano.
- Un déjà vu qua e là: se hai visto Dead to Me o Big Little Lies, potresti avere l’impressione di essere in un territorio già esplorato, anche se la serie riesce comunque a mantenere una sua identità.
Vale la pena?
No Good Deed non è perfetta, ma sa intrattenere. È una di quelle serie che guardi senza grandi aspettative e poi ti ritrovi a pensare ai personaggi anche dopo aver finito. È un mix di tensione, ironia e quel tocco di assurdità che ti fa venire voglia di scoprire fino a che punto questi personaggi sono disposti a spingersi.
Se cerchi qualcosa di veloce, divertente e un po’ cattivo, questa è la serie che fa per te.
Disponibile su Netflix dal 12 dicembre 2024.
Se anche tu ami le storie piene di segreti, drammi familiari e gente che fa di tutto per una casa come in No Good Deed, allora sostieni il mio lavoro! Prometto che non userò i fondi per comprare una villa in stile spagnolo… o forse sì. 😏





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