Se pensiamo al Medioevo come a un immenso cantiere di storie, la Legenda aurea è uno dei suoi edifici più visitati. Scritta tra il 1255 e il 1266 da Iacopo da Varazze, frate domenicano poi vescovo di Genova, è una raccolta di vite di santi che ha avuto una fortuna incredibile: copiata, tradotta, letta e ascoltata ovunque in Europa.
Il contesto
Siamo nel pieno del Duecento, un’epoca in cui la Chiesa non è solo un’istituzione religiosa ma anche un gigantesco laboratorio di comunicazione. Le prediche e i racconti agiografici servivano a formare, educare, ispirare i fedeli. Iacopo compone in latino, ma il suo testo viene presto “volgarizzato”, cioè tradotto in volgare, così che anche chi non conosceva il latino potesse ascoltarlo e capirlo.
Il libro
La Legenda aurea raccoglie oltre 150 storie, organizzate secondo il calendario liturgico: feste, martiri, miracoli. Non sono biografie in senso moderno, ma racconti edificanti, pieni di meraviglia e simboli. Ogni episodio vuole insegnare qualcosa, mostrare la forza della fede, dare un modello di vita cristiana.
I protagonisti sono santi e martiri, ma il punto non è la catechesi: è la forza narrativa. Sono racconti brevi, pensati per catturare l’attenzione, pieni di colpi di scena, prodigi e simboli che parlavano al cuore e alla fantasia della gente.
Il linguaggio e lo stile
Pur essendo in latino, lo stile di Iacopo è chiaro, pensato per essere letto ad alta voce nelle chiese e compreso anche dai fedeli meno istruiti. La semplicità non toglie fascino: le sue pagine mescolano miracoli straordinari, conversioni improvvise, episodi drammatici che catturano come novelle sacre.
Un assaggio della Legenda
- San Giorgio che sconfigge il drago, simbolo della fede che vince il male.
- Santa Caterina d’Alessandria che dibatte con i filosofi pagani e li confonde con la sua sapienza.
- San Nicola che salva tre fanciulle destinate alla prostituzione portando loro in segreto una dote.
Sono racconti che hanno nutrito l’immaginario medievale e che ritroviamo negli affreschi, nelle vetrate delle cattedrali, persino nelle feste popolari.
Perché leggerla oggi
La Legenda aurea non è solo un documento religioso, è un atlante di simboli e storie che hanno plasmato la cultura europea. Leggerla significa entrare nella mentalità medievale, ma anche scoprire da dove vengono tante immagini, simboli e storie che ancora oggi ci accompagnano, spesso senza che ce ne rendiamo conto.





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