Al diciottesimo giorno del calendario non parliamo di streghe con cappelli a punta o possessioni spettacolari, ma di un orrore che cresce silenzioso dentro le mura domestiche. Hereditary (2018), film d’esordio di Ari Aster, è un racconto disturbante su come i legami familiari possano diventare una condanna, un patto oscuro che si tramanda di generazione in generazione.

Che cos’è l’horror dei demoni e dei patti oscuri?

È l’orrore che nasce dal contatto con forze infernali, spiriti maligni o divinità oscure. Al centro c’è quasi sempre un patto — consapevole o ereditato — che lega i vivi a entità demoniache. Non importa se il patto sia stato firmato volontariamente o meno: il prezzo da pagare arriva sempre.

Elementi chiave

  • Destino ineluttabile → la famiglia Graham è intrappolata in un disegno che non può spezzarsi.
  • Demonologia → Paimon, uno dei re dell’Inferno, diventa la figura centrale del culto.
  • Famiglia come prigione → i legami affettivi si trasformano in catene che trascinano verso l’abisso.
  • Atmosfera lenta e opprimente → niente jump scare gratuiti: il terrore cresce piano, inevitabile.
  • Simbolismo occulto → miniature, segni sulle pareti, rituali nascosti: dettagli che rivelano il disegno più grande.

Differenza dagli altri sottogeneri

  • Possessione (giorno 3, Verónica) → lì il demone prende il controllo. In Hereditary l’intera famiglia è parte di un rituale più ampio.
  • Psicologico (giorni 4 e 30) → la follia familiare sembra inizialmente mentale, ma si rivela come parte di un culto reale.

La trama

Dopo la morte della nonna, Annie Graham cerca di elaborare il lutto insieme alla sua famiglia. Ma eventi inquietanti iniziano a manifestarsi: apparizioni, comportamenti strani, tragedie inspiegabili. Pian piano emerge la verità: la nonna apparteneva a un culto demoniaco che aveva preparato la strada per il ritorno di Paimon, e la famiglia Graham era destinata a essere il sacrificio necessario.

Lettura critica

Hereditary è una tragedia familiare mascherata da film horror. Ari Aster utilizza il linguaggio del lutto e della malattia mentale per costruire un incubo dove il soprannaturale si intreccia con l’ineluttabile. Il vero orrore non è solo il demone, ma la sensazione che non ci sia via d’uscita dal destino che ereditiamo. È un film che ti lascia addosso un peso, più che un brivido.

Perché guardarlo a Halloween

Perché Halloween non è solo paura immediata: è anche il momento per affrontare film che scavano dentro, che fanno male e restano impressi. Hereditary non spaventa soltanto: destabilizza, costringe a guardare la fragilità della famiglia e la potenza dei legami oscuri.

Curiosità

  • Il film ha consacrato Ari Aster come una delle voci più interessanti del nuovo horror americano.
  • Toni Collette, protagonista, è stata acclamata per la sua interpretazione, considerata una delle migliori performance horror degli ultimi anni.
  • Molti simboli e dettagli nascosti del culto sono disseminati in tutto il film, visibili solo a una seconda visione.
  • È stato definito “l’Esorcista della nostra generazione” da diverse testate critiche.

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