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Quando Squid Game è arrivato su Netflix nel 2021, il mondo intero si è fermato. La combinazione di giochi mortali, critica sociale e personaggi estremamente umani (nel senso emotivo, eh?) ci ha conquistato in un modo che sembrava impossibile da replicare. E ora, nel 2024, la seconda stagione è finalmente arrivata, portando con sé più tensione, più domande e… più polemiche.

Prima stagione: un inizio esplosivo

Se non l’hai ancora vista, ecco un riassunto veloce: un gruppo di 456 persone, tutte sommerse dai debiti, accetta di partecipare a un torneo misterioso con una promessa semplice – vincere un’enorme somma di denaro. Il problema? I giochi si basano su passatempi infantili, ma perdere significa… perdere la vita. Facile, no?

Seong Gi-hun, il nostro protagonista, entra nel torneo con l’obiettivo di cambiare vita. Durante il suo percorso, scopre che la competizione riguarda tanto i giochi quanto le persone che ne fanno parte. Si formano alleanze, emergono segreti e ogni decisione ha un peso incredibile.

Quello che ha reso unica la prima stagione è stata la capacità di mescolare tensione, critica sociale ed emozioni. Non si trattava solo di sopravvivere, ma di riflettere sul prezzo della sopravvivenza – qualcosa che ci ha tenuti incollati allo schermo e, a volte, con un nodo in gola.

Seconda stagione: le mie impressioni

E ora parliamo del seguito, arrivato con la promessa di ampliare l’universo del gioco e rispondere a molte delle domande lasciate aperte dalla prima stagione. Il protagonista, Gi-hun, decide di tornare al torneo – e questa scelta lascia quel misto di “ma cosa gli passa per la testa?” e “ok, forse lo capisco”.

Da un lato, la stagione offre momenti di tensione e alcune rivelazioni importanti sui retroscena del gioco. Iniziamo a capire meglio chi c’è dietro l’organizzazione e quali sono le motivazioni di tutto questo. Ma, onestamente? Non è stato tutto quello che speravo.

Il finale è rimasto troppo aperto, quasi come se avessero interrotto la stagione a metà. E sì, lo so, hanno già annunciato che la terza e ultima stagione arriverà nel 2025, quindi è ovvio che alcune cose sarebbero rimaste in sospeso. Ma così tante? Sembra che manchino almeno un paio di episodi per legare meglio la trama. È quel tipo di finale che ti lascia più frustrato che curioso.

Un’altra cosa che mi ha deluso è stata la sensazione di ripetitività in alcune idee già viste nella prima stagione. Alcuni elementi chiave ritornano, ma senza particolari novità o profondità. Questo dà l’impressione che la serie abbia preferito riproporre vecchie formule piuttosto che esplorare nuove strade. Per chi conosce già bene il gioco e le sue dinamiche, alcune situazioni risultano prevedibili, togliendo un po’ dell’impatto originale.

Vale la pena guardarla?

Se hai amato la prima stagione, è chiaro che vorrai vedere la seconda – anche solo per soddisfare la curiosità. Ma tieni le aspettative sotto controllo. La stagione ha i suoi momenti brillanti, ma lascia anche la sensazione che avrebbe potuto fare di più.

Se ti piacciono i finali ben definiti, potresti rimanere frustrato, come è successo a me. Ma se sei disposto a immergerti nel mistero e ad aspettare fino al 2025 per vedere come andrà a finire (speriamo bene!), allora buttati. È ancora Squid Game: c’è tensione, emozione e quel fastidioso ma irresistibile richiamo a riflettere su quanto, a volte, il mondo possa essere crudele come il gioco stesso.

E tu, cosa ne pensi?

Sei in attesa della prossima stagione o deluso dal percorso che la serie ha intrapreso? Scrivimelo nei commenti – sono curioso di sapere la tua opinione! 😊

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