Negli ultimi giorni, io e mio figlio ci siamo immersi in una lettura che ci ha regalato tante risate e spunti di riflessione: Arrestate il Maiale!, di Emilia Bandel, con illustrazioni di Giorgia Marras. Anche se è una lettura veloce – sono appena 96 pagine –, la storia è riuscita a trasformare i nostri pomeriggi in un viaggio divertente e, allo stesso tempo, pieno di spunti sulla vita nel Medioevo.
Una storia coinvolgente per tutte le età
Il libro è pensato per bambini dagli 8 anni in su, ma la trama è così coinvolgente che è impossibile non sentirsi connessi, grandi o piccoli che siate. La protagonista, Rosina, è una maialina che vive con una famiglia numerosa nell’Italia medievale. Per i sei fratelli, Rosina è molto più di un animale: è praticamente parte della famiglia.
Ma il padre, oppresso dalla fame e dalla durezza della vita, decide che l’unica soluzione è mandare Rosina al macello. Ed è qui che inizia l’avventura. I fratelli, determinati a salvare la loro amata maialina, la nascondono nel bosco. Il piano sembra geniale… fino a quando Rosina decide di inseguire una carrozza piena di nobili, causando un vero disastro: la duchessina Ildebranda si ritrova ricoperta di… insomma, quello che fanno i maiali.
Il risultato? Rosina viene arrestata e portata davanti a un tribunale. Sì, avete capito bene: un tribunale per un maiale.
Gli animali a processo: una realtà medievale
E prima che ve lo chiediate: sì, nel Medioevo gli animali potevano essere processati. Sembra assurdo, ma è tutto vero. Durante quel periodo, soprattutto in Europa, i tribunali trattavano gli animali come esseri umani in certe situazioni. Maiali, galline, capre e persino insetti venivano accusati di crimini come distruggere raccolti, attaccare persone o “rubare” cibo. E non è uno scherzo: c’erano perfino avvocati incaricati di difendere gli animali!
Nel caso di Rosina, tutto ciò che voleva era vivere tranquilla. Ma una fuga mal calcolata – e un piccolo incidente con Ildebranda – mette la sua vita in pericolo. Ed è qui che entra in scena la magia della storia: i sei fratelli, uniti e coraggiosi, decidono di combattere per salvare Rosina.
Una lezione di storia senza pesantezza
Quello che rende speciale Arrestate il Maiale! è la capacità di Emilia Bandel di trasformare un contesto storico complesso in qualcosa di fluido e accessibile. I bambini si immergono nell’avventura senza rendersi conto che stanno anche imparando qualcosa su un’epoca piena di sfide e assurdità.
La società medievale, al di là dei castelli e dei cavalieri scintillanti che vediamo nei film, era segnata da disuguaglianze profonde. Le famiglie povere, come quella di Rosina, vivevano in una costante lotta per la sopravvivenza. E mentre i nobili potevano permettersi ogni capriccio senza conseguenze, i contadini e persino i loro animali dovevano rispondere di tutto.
E sì, i tribunali per animali erano reali. Esistono documenti storici che raccontano di processi in cui gli avvocati difendevano gli animali come fossero persone. È un esempio perfetto della folle gerarchia dell’epoca.
Collegamenti con il presente (sì, ci sono!)
Alla fine della lettura, mio figlio mi ha chiesto: “Ma perché facevano queste cose? Era così ingiusto!”. Una domanda giusta, no? Gli ho spiegato che il Medioevo, per certi versi, non è poi così diverso dal mondo di oggi. Anche oggi, chi detiene il potere spesso stabilisce le regole, mentre chi è più vulnerabile deve lottare contro un sistema che non sempre lo protegge.
E questo è il grande punto di forza del libro: parla di temi difficili ai bambini senza essere mai pesante o noioso. Affronta l’ingiustizia, l’affetto e la resistenza con umorismo e delicatezza. E, al centro di tutto, c’è Rosina: una maialina adorabile e un promemoria che vale sempre la pena lottare per chi (o cosa) amiamo, anche quando sembra impossibile.
Se state cercando un libro per ridere, imparare e magari avere quelle conversazioni profonde con i più piccoli prima di dormire, Arrestate il Maiale! è la scelta perfetta. Un’avventura leggera e piena di significato che fa venire voglia di fare il tifo per Rosina e i suoi piccoli eroi umani.
Ah, e niente paura: qui non ci sono finali tristi. Solo tanta dolcezza (e un po’ di caos suineo)!
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