Ieri sera abbiamo visto Ad Vitam su Netflix. Io, analitica come sempre, pronta a smontare ogni dettaglio della trama. Lui, mio marito, fan sfegatato dei film d’azione, era lì per godersi l’adrenalina. E indovinate? Gli è piaciuto un sacco! Ma aspetta, ci arrivo.

La trama:
La storia si apre con Franck Lazareff, un ex agente del GIGN (una squadra d’élite della polizia francese), che cerca di lasciarsi il passato alle spalle e vivere una vita più tranquilla. Ovviamente, non dura molto. La sua vita viene stravolta quando sua moglie incinta, Léo, viene rapita da un gruppo misterioso. Quello che inizia come un’operazione di salvataggio si trasforma in una spirale di intrighi e cospirazioni governative.

Il tema centrale è interessante: fin dove sei disposto a spingerti per proteggere chi ami? E cosa succede quando il tuo passato diventa un’arma contro di te? Il film cerca di affrontare queste domande, ma alcune risposte rimangono un po’ superficiali.

Lo Stile:
Ecco dove il film brilla. Ha un’estetica molto “europea”: luci fredde, atmosfere urbane cupe, una palette cromatica metallica. Perfetto per un thriller che vuole mantenere alta la tensione. Le scene d’azione sono ben fatte, non rivoluzionarie, ma sicuramente efficaci.

Guillaume Canet, che interpreta Franck, è molto convincente: il suo personaggio è stanco, fisicamente e emotivamente, ma determinato. Tuttavia, i personaggi secondari sono meno memorabili. Léo, la moglie incinta, sembra più un simbolo – una motivazione per il protagonista – che un personaggio con una vera personalità.

La Mia Esperienza vs Quella di Mio Marito:
Io? L’ho trovato un film interessante ma con del potenziale inespresso. La trama ha delle ottime basi, ma non sviluppa davvero i temi che introduce. Avrei voluto più profondità nei personaggi e nei dettagli della cospirazione.

Mio marito, invece, si è divertito un sacco. Ha detto che il film “ti tiene incollato dall’inizio alla fine” e che il ritmo è perfetto per chi cerca intrattenimento puro. Però, ha aggiunto una cosa che mi ha fatto ridere: “È uno di quei film che guardi quando vuoi qualcosa di semplice e adrenalinico, senza complicarti troppo la testa.” Non una critica negativa, ma sicuramente un’osservazione che rende chiaro quale sia l’obiettivo del film.

I Punti Positivi:

  • L’estetica è bellissima, perfetta per creare l’atmosfera giusta.
  • L’idea centrale della cospirazione intriga abbastanza per spingerti a continuare.
  • Le scene d’azione sono solide e ben dosate.

I Punti Negativi:

  • La trama promette tanto, ma non mantiene tutto.
  • I personaggi secondari mancano di profondità.
  • Il finale è un po’ frettoloso e lascia alcune domande aperte.

Alla fine, Ad Vitam è un film che dipende molto dal tuo mood. Se cerchi un thriller d’azione per rilassarti e goderti un po’ di adrenalina, fa il suo lavoro. Se invece, come me, cerchi personaggi sfaccettati e tematiche profonde da analizzare, potresti rimanere un po’ deluso.

Alla fine però, il bello è che ci ha fatto chiacchierare tanto dopo – e già solo per questo, l’esperienza è valsa la pena. 😉

E voi, l’avete visto? Team “azione e adrenalina” o “poteva dare di più”?

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5 risposte a “Ad Vitam”

  1. Non rientra tra i miei generi preferiti, ma i film d’azione sono perfetti quando puoi o vuoi la “sospensione dell’incredulità” per una serata!

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    1. Verissimo! Ogni tanto ci vuole proprio un film così, da godersi senza troppi pensieri

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  2. Mi sa che non l ho visto sai??

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    1. Eh, allora tocca decidere: vale la pena recuperarlo o meglio lasciare stare? 😆 Se ti capita una serata da “azione senza troppe domande”, potrebbe essere il film giusto!

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      1. Allora okay!

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