Ci sono cose che nascono per gioco e finiscono per cambiare la storia, ed è successo con Poirot a Styles Court, nato da una scommessa tra sorelle.

Siamo nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale. Agatha Christie, all’epoca, non era ancora la Regina del Giallo. Era una giovane donna che lavorava come infermiera e conosceva bene il mondo dei farmaci e dei veleni. Un giorno, parlando con la sorella, si sentì sfidata:
— Scommetto che non riuscirai mai a scrivere un giallo abbastanza buono da essere pubblicato.
Ora, ci sono persone che si offendono davanti a una provocazione del genere. Altre che lasciano perdere. Agatha, invece, si mise a scrivere.

E così nacque Poirot a Styles Court, il suo primo romanzo poliziesco. Ma scriverlo era solo metà dell’impresa: pubblicarlo si rivelò un’odissea. Anni di rifiuti, manoscritti rispediti al mittente, fino a quando John Lane, editore della The Bodley Head, decise di dargli una possibilità. A patto che accettasse un contratto poco entusiasmante: 25 sterline di anticipo e nessun guadagno prima della vendita delle prime 2000 copie.

Non esattamente un affare d’oro, ma Agatha firmò. E nel 1920, il mondo conobbe Hercule Poirot.

La Trama – Il primo grande enigma

Styles Court è la classica dimora di campagna inglese: stanze eleganti, lunghi corridoi e segreti nascosti dietro ogni porta. La proprietaria, Emily Inglethorp, è una donna ricca e influente, da poco sposata con un uomo molto più giovane. Un matrimonio che non piace a nessuno.

Quando Emily viene trovata morta nel suo letto, avvelenata, il caos si diffonde nella villa. La porta della camera è chiusa dall’interno. Un mistero perfetto.

I sospetti sono tanti:

  • Il marito più giovane, troppo interessato alla sua eredità?
  • I figli adottivi, che temono di perdere la loro parte di patrimonio?
  • La dama di compagnia, sempre silenziosa ma onnipresente?
  • Il medico, con la sua inquietante conoscenza dei veleni?

Ad indagare c’è Arthur Hastings, giovane ufficiale dell’esercito, ospite a Styles Court. Convinto di poter risolvere il caso, fa solo confusione. Così decide di chiamare il suo amico belga, Hercule Poirot, un investigatore in esilio a causa della guerra.

Poirot arriva e inizia a fare quello che gli riesce meglio: osservare, analizzare, mettere ordine nel caos. E, naturalmente, irritare tutti con la sua sicurezza. Alla fine, come ogni grande detective che si rispetti, riunisce tutti nel salotto per la rivelazione finale.

Lo stile di Agatha Christie – Il primo passo verso la leggenda

In Poirot a Styles Court, Agatha Christie sta ancora sperimentando. Non è ancora la scrittrice perfetta che conosciamo, ma il suo talento è già evidente. Ci sono tutti gli elementi che diventeranno il suo marchio di fabbrica:

  • Poirot e le sue eccentricità – Pignolo, vanitoso e geniale, è già l’uomo che conosceremo nei romanzi successivi.
  • Hastings, il narratore ingenuo – Il suo Watson personale, che aiuta il lettore a seguire la storia (e spesso prende abbagli clamorosi).
  • Gli indizi in bella vista – Il lettore ha tutto il necessario per risolvere il caso, ma Agatha gioca con la sua attenzione e lo porta fuori strada.
  • Il veleno come arma del delitto – Una scelta che tornerà spesso nei suoi romanzi, grazie alla sua esperienza come infermiera.

La mia esperienza di lettura

Alla prima lettura, ti convinci di aver capito tutto. Poi arriva Poirot e distrugge ogni tua certezza. Alla seconda, inizi a vedere i dettagli nascosti. Alla terza, capisci quanto sia perfetta la costruzione del mistero.

Non è ancora il miglior romanzo di Agatha Christie, ma è l’inizio di qualcosa di grandioso. Poirot nasce qui, e con lui nasce un modo di scrivere gialli che conquisterà il mondo.

Se non hai mai letto Agatha Christie, iniziare da qui è come vedere il primo mattone di una cattedrale.

Io continuo il mio viaggio, leggendo tutti i suoi libri in ordine cronologico. Se vuoi venire con me, prendi la tua lente d’ingrandimento e preparati: Agatha Christie è la regina dell’illusione. Ti farà credere di sapere tutto… mentre ti sta portando esattamente dove vuole lei.

15 risposte a “Poirot a Styles Court”

  1. Che dire? Hercule è sempre Hercule… Anch’io ho letto questo caposaldo e sono d’accordo con te al 100% 👏🏻👏🏻

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    1. Assolutamente! Poirot è unico, con le sue manie, la sua logica implacabile e quel modo tutto suo di mettere in riga anche il lettore. Bello sapere di condividere l’entusiasmo per questo classico! 😄

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      1. Non potrebbe essere altrimenti 😘

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  2. Grandissimo romanzo!
    La sua storia editoriale ci insegna che un autore non si deve mai scoraggiare quando riceve un rifiuto: è andata così anche per un tale Stephen King.

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    1. Verissimo! La storia di Agatha (e di King) dimostra che la perseveranza è il miglior alleato di uno scrittore. Chissà quanti capolavori sarebbero andati persi se si fossero fermati ai primi rifiuti… Per fortuna, non l’hanno fatto!

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  3. Bellissima recensione per un romanzo affascinante!
    Grazie per la nota introduttiva, sulla genesi della storia: davvero interessante

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  4. Grazie a te! La storia dietro un libro a volte è affascinante quanto il libro stesso, vero? E nel caso di Agatha, sapere che tutto è nato da una scommessa rende il suo successo ancora più incredibile.

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  5. Non sarà perfetto, ma è da qui che nasce il mito ^_^

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    1. Esatto! Ogni leggenda ha un inizio, e questo è il primo tassello di un puzzle straordinario. Poirot fa il suo ingresso in scena con tutte le sue manie, Hastings inizia la sua carriera di eterno ingenuo, e Agatha inizia a tessere le sue trame ingannevoli. Non sarà il suo romanzo più perfetto, ma ha già quella magia che ci tiene incollati alla pagina… e ci fa cadere nelle sue trappole con il sorriso!

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  6. Agatha Christie ha una capacità assolutamente unica di tenerti sulle spine e di farti partecipare alla soluzione dei suoi gialli. Di fatto però è quasi sempre solo un’illusione, le fila le tira lei e riesce sempre a sorprenderti.

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    1. Assolutamente d’accordo! Agatha Christie è una vera maestra dell’illusione. Ti fa credere di avere tutto sotto controllo, di essere a un passo dalla soluzione… e poi, con un colpo di scena, distrugge ogni tua certezza. È come se ti sfidasse con un sorriso sornione: “Pensavi di avermi scoperta? Peccato, hai guardato dalla parte sbagliata!” E la cosa più geniale è che gli indizi erano lì, sotto il nostro naso, ma lei li ha orchestrati in modo perfetto per portarci fuori strada. Ogni volta cado nella trappola, e ogni volta mi diverto come se fosse la prima. Dimmi la verità, c’è mai stato un suo libro in cui sei riuscita davvero a indovinare il colpevole prima della rivelazione? Perché io continuo a sperarci… e a perdere! 😄

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      1. Eh sinceramente, non ne ricordo uno! 😄

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  8. […] ho parlato di Poirot a Styles Court (clicca qui per leggere la mia recensione), il libro che ha dato inizio a tutto. Oggi continuo il mistero—ma […]

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