📺 Disponibile su Prime Video
📽️ Serie: Agatha Christie’s Poirot
🎬 Stagione 3, Episodio 1 – The Mysterious Affair at Styles
Durata: 1h43

Ieri ho parlato di Poirot a Styles Court (clicca qui per leggere la mia recensione), il libro che ha dato inizio a tutto. Oggi continuo il mistero—ma questa volta, sullo schermo.

Nel 1990, la serie Agatha Christie’s Poirot ha adattato questa storia nell’episodio The Mysterious Affair at Styles (S03E01). Un momento speciale: il primo romanzo con Poirot prende finalmente vita in TV. E ovviamente, non potevo non guardarlo.

Libro vs. Episodio – Cosa cambia?

L’essenza del mistero c’è tutta: la villa di campagna, la ricca matriarca avvelenata, i sospetti, gli alibi che non tornano, e Poirot che entra in scena con le sue cellule grigie più attive che mai. La serie rimane fedele al libro, ma ci sono alcune differenze:

  • La trama segue il romanzo, ma alcune rivelazioni arrivano prima del previsto.
  • Hastings è meno ingenuo (fa errori, ma non così disastrosi come nel libro).
  • L’atmosfera della Prima Guerra Mondiale è meno presente, mentre nel romanzo si sente molto di più.

Cosa non cambia? David Suchet è semplicemente perfetto. Se Poirot è il cuore del libro, qui è l’anima dell’episodio.

Stile e Regia

Visivamente, l’episodio è un gioiello. La villa, i costumi, le luci soffuse—tutto sembra uscito direttamente dalle pagine di Agatha Christie.

La regia segue uno stile classico: inquadrature fisse, primi piani sugli sguardi sospetti e un ritmo lento, perfetto per far crescere la tensione. E ovviamente, il momento clou è quello che ogni amante del giallo aspetta: Poirot che riunisce tutti nel salotto per la rivelazione finale. Un cliché? Sì. Ma funziona sempre.

La mia esperienza

Sapere già chi è l’assassino non rovina il divertimento. Anzi, rende ancora più interessante osservare Poirot mentre raccoglie le prove e collega i dettagli.

Ma devo ammettere che mi è mancata un po’ la costruzione psicologica del libro. Nel romanzo, la soluzione del caso ha uno spessore più profondo, mentre nell’episodio la risoluzione è più diretta. Inoltre, alcuni dettagli sugli alibi sono semplificati, togliendo un po’ di fascino all’enigma.

Punti di forza

  • Fedele al romanzo, senza cambiamenti drastici.
  • David Suchet semplicemente perfetto come Poirot.
  • Ricostruzione storica impeccabile—sembra davvero di essere nel 1920.
  • Il mistero funziona ancora, anche se conosci già la soluzione.

Punti deboli

  • Meno profondità nei personaggi e nel contesto storico.
  • La soluzione è più rapida e meno elaborata rispetto al libro.
  • Alcuni indizi vengono rivelati troppo presto, togliendo un po’ di sfida.

Vale la pena guardarlo?

Sì, assolutamente. Se hai letto il libro, è affascinante vedere la storia prendere vita. Se non l’hai letto, è un ottimo punto di partenza per scoprire Poirot. Non è l’adattamento più brillante della serie, ma rimane un episodio solido ed elegante—proprio come il nostro detective belga.

E ora? Ora passo al prossimo mistero, perché una volta entrati nel mondo di Agatha Christie, uscirne è impossibile.

6 risposte a “The Mysterious Affair at Styles (1990)”

  1. Secondo me, David Suchet è il miglior interprete di Poirot in assoluto… Concordo con te, è l’anima di questi episodi 🎩

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    1. Assolutamente sì! Nessuno incarna Poirot come David Suchet, è come se fosse uscito direttamente dalla penna di Agatha Christie. Ogni suo sguardo, ogni gesto misurato, perfino il modo in cui aggiusta i baffi… pura perfezione

      Piace a 1 persona

    1. Poirot non delude mai, vero? 😊

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  2. […] Poirot a Styles Court (clicca qui per leggere la mia recensione), dove il mistero era tutto logica e deduzione, Agatha Christie […]

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