A Normal Woman è un film indonesiano uscito su Netflix a luglio 2025, diretto da Lucky Kuswandi. Dura circa 1h50 quindi non è lunghissimo, ma abbastanza per entrare sotto la pelle (letteralmente e metaforicamente). Non è un film “facile”, è un dramma psicologico con tocchi di horror, ma più che spaventare vuole mettere lo spettatore in uno stato di inquietudine, di “pelle che prude”.

Trama (senza spoiler)

La protagonista è una donna che all’inizio sembra avere tutto sotto controllo, vita perfetta, immagine curata… ma pian piano il corpo e la mente iniziano a mandare segnali strani. Il film racconta questa trasformazione, non tanto per dare risposte chiare, ma per farci vivere con lei il disagio, il dubbio, il senso di perdita.

Regia & Stile

Kuswandi lavora con quello che i critici chiamano slow burn. In pratica significa che la tensione non arriva subito con esplosioni o scene d’azione: cresce lentamente, quasi invisibile, fino a farti sentire a disagio senza capire bene perché. È come quando senti che sta per scoppiare un temporale: il cielo è ancora calmo, ma l’aria diventa pesante.

Dal punto di vista teorico, possiamo pensare al cinema come a un’esperienza corporea. Una studiosa, Vivian Sobchack, spiega che non usiamo solo gli occhi per guardare un film: lo viviamo con tutto il corpo. Ti è mai capitato di stringere i pugni durante una scena tesa, o di sentire la pelle d’oca quando c’è qualcosa di inquietante? Ecco, in A Normal Woman funziona così: ogni silenzio, ogni inquadratura ravvicinata non è solo “immagine”, ma un peso che sentiamo anche noi, quasi la stessa oppressione della protagonista.

Cose che funzionano

  • L’attrice principale (Marissa Anita) è bravissima: riesce a rendere credibile ogni sfumatura del personaggio.
  • L’atmosfera: il film crea disagio senza bisogno di effetti esagerati.
  • I temi: parla di identità, di come vogliamo apparire agli altri, e di quanto sia difficile mantenere la facciata quando dentro c’è caos.

Cose che convincono meno

  • A volte sembra voler dire troppe cose insieme e non riesce a chiudere tutti i discorsi.
  • Il ritmo lento può annoiare chi preferisce storie più dirette.

La mia esperienza

Guardarlo non è stato rilassante, anzi: in certi momenti mi veniva voglia di mettere in pausa e respirare. Ma è proprio questo il bello: il film non vuole coccolarti, vuole farti pensare e sentire. È uno di quei titoli che rimane addosso anche dopo i titoli di coda.

A Normal Woman non è per tutti i gusti, ma se ti piacciono i film che ti fanno riflettere e non ti danno risposte facili, allora vale la pena. È un buon esempio di come il cinema indonesiano riesca a parlare di temi universali con uno stile originale.

4 risposte a “A Normal Woman”

  1. Direi che potrebbe fare al caso mio! Ti farò sapere…

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    1. Sono curiosa di sapere come lo vivrai tu… secondo me è uno di quei film che ognuno sente in modo diverso. Aspetto il tuo parere 😉

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  2. Ecco un altro suggerimento azzeccato! Grazie mille carissima 🙏🌹

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    1. Grazie a te cara! sono felice che il film ti abbia incuriosita! L’ho trovato un po’ disturbante (in senso buono), mi è rimasto addosso anche dopo la visione

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