Per il sesto giorno del calendario ho scelto un classico delle case infestate: The Others – Le altre di Alejandro Amenábar, con una Nicole Kidman magnetica e inquieta. Un film che non ha bisogno di urla né di sangue: basta una casa enorme, piena di porte chiuse e tende tirate, per trasformare la quotidianità in incubo.

Che cos’è l’horror della casa infestata?

Dopo aver attraversato il gotico (giorno 1), lo slasher (giorno 2), la possessione (giorno 3), l’horror psicologico (giorno 4) e il folk horror (giorno 5), arriviamo a un’altra radice del terrore: lo spazio domestico che diventa ostile.

– Diverso dal gotico, dove il castello è simbolo di colpa, qui la paura è legata alle mura che dovrebbero proteggere.
– Non è lo slasher, dove il pericolo entra da fuori: qui il pericolo abita già dentro.
– Non è possessione, centrata su un corpo, ma un’intera casa che respira.
– Se lo psicologico giocava sulla mente e il folk horror sul villaggio, la casa infestata colpisce nel luogo più intimo: il nostro rifugio.

Gli ingredienti tipici: stanze che scricchiolano, oggetti che si muovono da soli, porte che si aprono, presenze invisibili che osservano.

La trama

Inghilterra, 1945. Grace vive in una villa isolata con i due figli piccoli, entrambi malati di una rara fotosensibilità che li obbliga a vivere al buio, tra tende pesanti e lampade soffuse. L’attesa del ritorno del marito dalla guerra è interrotta da strani fenomeni: porte che si aprono, voci che risuonano, presenze che si insinuano tra le stanze.

Quando arrivano tre nuovi domestici, l’atmosfera si fa ancora più tesa. Grace è convinta che la casa sia infestata, ma la verità sarà molto più disturbante di quanto immagina.

Lettura critica

The Others è un film che gioca con la sottrazione. Amenábar non mostra quasi nulla, e proprio per questo inquieta. Non servono effetti speciali: bastano i rumori ovattati, la luce che filtra dalle tende, lo sguardo spaventato dei bambini.

La forza del film è anche nella sua dimensione metaforica: la casa infestata diventa simbolo di lutto, rimozione, incapacità di accettare la realtà. Grace, con la sua rigidità, incarna una madre che cerca di tenere insieme le macerie della guerra, mentre i fantasmi non sono solo presenze, ma il peso di ciò che non vogliamo vedere.

Perché guardarlo a Halloween

Perché The Others ricorda che la paura non ha bisogno di sangue: a volte basta il silenzio. È un film che funziona perfettamente in una serata d’autunno, con le luci spente e le tende tirate, quando ogni scricchiolio della casa sembra un respiro alle tue spalle.

Curiosità

– Nicole Kidman ha dichiarato che il ruolo di Grace è stato uno dei più faticosi della sua carriera: l’ha lasciata esausta a livello emotivo.
– Il film è stato girato in Spagna, anche se l’ambientazione è britannica.
– Ha vinto 8 premi Goya (gli “Oscar” spagnoli), inclusi miglior film e miglior regia.
– È spesso paragonato a Il sesto senso (1999), ma in realtà nasce da una tradizione molto più lunga di ghost stories.

4 risposte a “The Others – case infestate”

  1. Forse il migliore film di fantasmi che io abbia visto!

    Piace a 1 persona

    1. Concordo! È uno di quei film che non invecchiano mai, vero? Ogni volta che lo rivedo scopro un dettaglio nuovo, un rumore, uno sguardo, una tenda che si muove… come se anche lo spettatore diventasse un fantasma nella casa

      Piace a 1 persona

  2. Inquietante al punto giusto, un film che alla prima visione coglie di sorpresa e che è stato molto copiato.

    Piace a 1 persona

    1. Sì! È uno dei miei preferiti in assoluto, ogni volta che lo rivedo mi prende allo stesso modo

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a Libri per Oggi – Tamiris Cancella risposta

In voga