Per il dodicesimo giorno del calendario non basta più avere paura dei compiti in classe o dei primi amori non corrisposti: arriva Freddy Krueger, l’incubo che perseguita i ragazzi proprio dove dovrebbero sentirsi al sicuro, nei loro sogni. A Nightmare on Elm Street (1984), diretto da Wes Craven, ha trasformato il sonno in un territorio di caccia, inaugurando uno dei villain più iconici della storia del cinema horror.

Che cos’è l’horror adolescenziale?

È un sottogenere in cui i mostri esterni si intrecciano con i fantasmi interiori della crescita. L’adolescenza è di per sé un periodo liminale: non più bambini, non ancora adulti, sempre in bilico. L’horror adolescenziale sfrutta queste fragilità — il corpo che cambia, le ansie sociali, la scoperta della sessualità — e le amplifica attraverso figure mostruose.

Con Freddy, la metafora diventa perfetta: i sogni sono lo spazio più intimo, ma anche il più vulnerabile. Nessuno può sfuggire al sonno, e quindi nessun adolescente è al sicuro.

Elementi chiave

  • Villain iconico → Freddy Krueger, guanto artigliato, maglione a righe e sorriso sadico.
  • Sogni e realtà → confine sottilissimo: ciò che accade nei sogni uccide davvero.
  • Adolescenti vulnerabili → i protagonisti sono ragazzi normali, non eroi: il terrore nasce dalla loro fragilità.
  • Creatività visiva → scene oniriche che piegano la logica, trasformando il sonno in incubo visivo.
  • Trauma collettivo → Freddy è la materializzazione di colpe e segreti degli adulti, che ricadono sui figli.

La trama

A Springwood, un gruppo di adolescenti inizia a fare gli stessi incubi: un uomo sfigurato, con un guanto artigliato, li insegue e li uccide. Ben presto scoprono che Freddy Krueger era un assassino di bambini, bruciato vivo dai genitori del quartiere anni prima. Ora ritorna nei sogni dei loro figli, trasformando il riposo in condanna. Nancy, una delle ragazze, decide di affrontarlo, cercando di rompere il ciclo di terrore.

Lettura critica

Elm Street è molto più di un film slasher: è una riflessione sulla colpa ereditaria, sui segreti nascosti dagli adulti e sul prezzo che pagano le nuove generazioni. L’elemento onirico rende l’orrore universale: non esiste un luogo sicuro, nemmeno la propria mente. Freddy diventa così l’incubo per eccellenza, simbolo dell’adolescenza ferita e della paura del futuro.

Perché guardarlo a Halloween

Perché Halloween è la notte in cui i confini si dissolvono: tra vivi e morti, tra realtà e sogno. A Nightmare on Elm Street incarna perfettamente questo spirito, ricordandoci che i nostri incubi possono essere più pericolosi della realtà stessa.

Curiosità

  • Ha dato vita a un intero franchise: nove film, una serie TV e persino un crossover con Jason (Freddy vs. Jason).
  • Freddy Krueger è interpretato da Robert Englund, che ha reso il personaggio immediatamente riconoscibile.
  • Wes Craven ha dichiarato di essersi ispirato a casi reali di giovani morti nel sonno dopo aver lamentato incubi ricorrenti.

6 risposte a “A Nightmare on Elm Street – Horror adolescenziale”

  1. Un grande cult e un film veramente avanti per idee e messa in scena. Nonostante sia costato nulla, aveva delle trovate geniali (tipo la scena in cui vediamo la figura di Freddy muoversi nel muro mentre Nancy dorme. Il remake con un budget enorme e il digitale a supporto ha reso quel momento imbarazzante). E il villain è uno dei più iconici di sempre. Anche chi non ha mai visto i film di Nightmare sanno chi è Freddy.

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    1. verissimo! quella scena del muro è ancora oggi inquietante e bellissima, proprio perché è così “artigianale”. Il remake aveva tutti i mezzi, ma ha perso quella magia imperfetta che rendeva l’originale unico. e sì, Freddy è ormai un’icona universale, anche per chi non ha mai sognato di incontrarlo

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  2. Ho letto da qualche parte che Craven si è ispirato a un bullo della sua scuola per creare Freddy.

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    1. sì, esatto! in realtà Craven raccontava di essere stato preso di mira a scuola da un compagno chiamato proprio Fred Krueger e anni dopo quel nome è riemerso, insieme al ricordo di un uomo con cappello che da bambino lo fissava dalla finestra. a questo si aggiunsero alcune notizie vere su giovani morti nel sonno dopo incubi ricorrenti, che lo colpirono moltissimo. insomma, un mix di traumi personali, cronaca e genialità creativa… ed è nato Freddy

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  3. Questo è quello che mi ispira meno, Freddy non fa proprio per me… 😃

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    1. capisco, è un film che o ami o lo eviti, non c’è via di mezzo

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