Stephen King mi ha fatto perdere il sonno con clown assassini, hotel infestati e cittadine inghiottite dal soprannaturale. Ma Laurie? Questo racconto di sole 42 pagine mi ha colpito in un modo diverso. Non per la paura, ma per qualcosa di ancora più spaventoso di qualsiasi mostro uscito da Derry: la solitudine, il lutto e il terrore di andare avanti.

Pubblicato nel 2018 come regalo per i lettori, Laurie è stato scritto mentre King lavorava a The Outsider e Elevation. Ma qui non ci sono crimini da risolvere né ombre spettrali. Al contrario, King ci regala una storia semplice, ma incredibilmente profonda, su un uomo che ha perso tutto e un cane che, senza chiedere il permesso, lo trascina di nuovo nel mondo.

La Trama

Il protagonista è Lloyd Sunderland, un vedovo da poco in pensione che vuole solo rinchiudersi nel proprio dolore e aspettare che il tempo passi. Ma sua sorella ha altri piani e gli regala una cagnolina, Laurie. Lloyd non vuole un cane. Non vuole compagnia. Vuole solo sua moglie indietro. Ma Laurie non lo sa.

E qui sta il cuore della storia. Laurie entra nella routine di Lloyd con la forza silenziosa di chi non chiede il permesso. Lo costringe a uscire di casa, a muoversi, a prendersi cura di qualcuno. All’inizio Lloyd resiste, ma giorno dopo giorno Laurie scava un piccolo spazio nel suo cuore.

E proprio quando tutto sembra prendere una piega più dolce, King ci ricorda che la vita è imprevedibile. Non c’è orrore soprannaturale in Laurie, ma c’è una tensione sottile, quel senso di inquietudine che ti tiene incollato alle pagine perché sai che qualcosa potrebbe andare storto da un momento all’altro.

Lo stile

Anche senza mostri o omicidi brutali, lo stile di King rimane inconfondibile: personaggi vivi, dialoghi brillanti e un equilibrio perfetto tra malinconia e ironia.

Il ritmo della storia è più lento rispetto ai suoi thriller, ma non per questo noioso. Ogni dettaglio ha un peso: il rumore dei passi sull’erba, il respiro ansioso di Laurie, il silenzio di una casa ormai vuota. King non ha bisogno di fantasmi per trasmettere inquietudine: basta la realtà, con tutto il suo carico di dolore e nostalgia.

E poi c’è quel suo tocco di humor secco, che rende anche i momenti più pesanti più digeribili. Non è una storia “dolce”, ma neanche un pugno nello stomaco. È un racconto che parla di quegli orrori invisibili che ci portiamo dentro, quelli che non fanno rumore ma che ci tengono svegli la notte.

La mia esperienza

Quando ho iniziato Laurie, pensavo fosse solo una storia tenera su un uomo e il suo cane. Non ero pronto per l’impatto emotivo che avrebbe avuto.

Perché Laurie non è solo la storia di Lloyd e della sua cagnolina. È una storia su come affrontiamo la perdita, su quanto sia difficile lasciarsi andare di nuovo, su quei piccoli dettagli che ci salvano senza che ce ne accorgiamo.

Si legge in un’ora, ma resta con te molto più a lungo. Chiudi il libro (o il file digitale, visto che King lo ha pubblicato gratuitamente) e ti rendi conto che, alla fine, non sono i grandi eventi a salvarci, ma i piccoli momenti che ci costringono a tornare alla vita.

O, nel caso di Lloyd, un paio di zampe irrequiete che non accettano il suo rifiuto.

Se cerchi un racconto horror, forse Laurie non fa per te. Ma se vuoi un King che esplora gli orrori silenziosi della vita, questo racconto ti colpirà dritto al cuore.

Consigliato a chi:
✔ Ama le storie brevi ma intense
✔ È interessato ai temi del lutto e della rinascita
✔ Vuole vedere un lato diverso di Stephen King, senza perdere la sua genialità narrativa

Hai letto Laurie? Dimmi nei commenti cosa ne pensi!

11 risposte a “Laurie”

  1. Sai che non ho mai letto nulla di SK? Non so bene cosa aspettarmi e visto che non amo gli horror visivi temo un po’ l’impatto.

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    1. Capisco benissimo! L’horror visivo è un’altra storia, ti sbatte tutto in faccia, mentre nei libri è la tua immaginazione a fare il lavoro sporco (e a volte sa essere anche peggio, vero?).​ Ma King non è solo paura e mostri. Spesso i suoi racconti più belli parlano di cose molto più reali e sottilmente inquietanti: il tempo che passa, la solitudine, le scelte difficili. Laurie è proprio così, zero spaventi, ma tanta intensità emotiva.​ E sai la cosa bella? È disponibile gratis su Amazon, quindi se ti viene la curiosità, puoi leggerlo senza impegno! Se poi lo fai, fammi sapere che ne pensi.

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      1. Grazie per la dritta! L’ho scaricato 😉

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      2. Ma che bello! 😊 Spero che ti piaccia!

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  2. Non conosco “Laurie” ma ho letto “The outsider”… Sinceramente è stato un po’ troppo, preferisco di gran lunga altri suoi libri. In ogni caso, la tua recensione è perfetta e precisa come sempre, complimenti 🤗👏🏻

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    1. Capisco cosa intendi! The Outsider ha una parte iniziale super intrigante, ma poi vira su un terreno un po’… particolare. 😅 Se preferisci un King più classico o meno “troppo”, allora Laurie potrebbe sorprenderti! È breve, diverso e molto più intimo.E grazie di cuore per le tue parole! 💛

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      1. Te le meriti tutte 💐
        Grazie per il tuo consiglio, ci farò un serio pensiero!

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  3. Letto nella raccolta You like it darker. Mi è piaciuto, pur non ritenendolo tra i migliori del libro.

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    1. Assolutamente, capisco cosa intendi! Laurie è un bel racconto, ma in una raccolta come You Like It Darker, dove King torna alle atmosfere più cupe e inquietanti, può sembrare un po’ più “delicato” rispetto agli altri

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      1. Esattamente. Un buon racconto, ad ogni modo 🙂

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