Al ventunesimo giorno del calendario entriamo nel cuore pulsante dell’horror italiano: il giallo. Profondo Rosso (1975), diretto da Dario Argento, è il film che ha consacrato il regista come maestro del brivido, fondendo mistero, violenza e un’estetica che ancora oggi influenza il cinema mondiale.

Che cos’è l’horror classico italiano?

Negli anni ’60 e ’70 l’Italia diventa laboratorio di un genere unico: il giallo all’italiana. Un mix di thriller, horror e pulp, caratterizzato da delitti sanguinosi, killer misteriosi con guanti di pelle nera, colonna sonora ipnotica e una regia che trasforma l’omicidio in un balletto visivo. Non è solo violenza: è stile, estetica, atmosfera.

Elementi chiave

  • Omicidi coreografati → la violenza è messa in scena con attenzione al dettaglio visivo.
  • Colonna sonora iconica → i Goblin firmano una delle soundtrack più celebri della storia dell’horror.
  • Mystery e investigazione → al centro c’è sempre un enigma da risolvere, con testimoni e indizi nascosti.
  • Estetica barocca → luci colorate, scenografie geometriche, dettagli che sembrano quadri in movimento.
  • Killer enigmatico → identità nascosta fino all’ultimo, spesso legata a traumi o segreti familiari.

Differenza dagli altri sottogeneri

  • Slasher americano (giorno 2, Halloween) → azione più diretta, sangue e fuga. Il giallo italiano è più stilizzato, misterioso e artistico.
  • Gotico (giorno 1) → fantasmi e castelli. Profondo Rosso: città moderne, appartamenti, teatri, luoghi urbani che diventano scenari del delitto.
  • Psicologico (giorni 4 e 30) → l’angoscia nasce dalla mente. Qui è il mistero e l’enigma visivo a dominare.

La trama

Durante un convegno, una medium percepisce la presenza di un assassino nella sala. Poco dopo viene brutalmente uccisa. Un pianista, testimone dell’omicidio, decide di indagare insieme a una giornalista intraprendente. Ma più si avvicinano alla verità, più il killer colpisce, lasciando dietro di sé una scia di sangue e segreti sepolti.

Lettura critica

Profondo Rosso non è solo un film giallo: è una dichiarazione di poetica di Argento. Ogni omicidio è un quadro visivo, ogni dettaglio ha valore estetico oltre che narrativo. La paura nasce non solo dal sangue, ma dal dubbio, dall’impossibilità di fidarsi della percezione. È un film che gioca con lo spettatore, lo inganna, lo affascina.

Perché guardarlo a Halloween

Perché Halloween è anche un’occasione per tornare ai classici, e Profondo Rosso è un’opera fondamentale non solo per l’horror italiano, ma per l’horror mondiale. Guardarlo significa entrare in un incubo elegante e disturbante, dove l’arte e il sangue danzano insieme.

Curiosità

  • Il film è stato girato tra Torino e Roma, con molte location urbane diventate iconiche.
  • La colonna sonora dei Goblin ha contribuito al successo internazionale, anticipando l’importanza della musica elettronica nel cinema.
  • Argento appare nel film in un cameo, come molti registi della sua epoca.

Una replica a “Profondo Rosso – classico italiano”

  1. Avatar letteraturadiviaggio
    letteraturadiviaggio

    Un capolavoro, capace di traumatizzare generazioni di adolescenti. Che poi mi chiedevo qualche giorno fa: ma perchè da ragazzini vedevamo insieme sempre film horror?

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